top of page
Blog: Blog2

Dal Sol Levante la carne è sempre più Sostenibile

Da Singapore arriva in prima mondiale la carne di pollo coltivata in laboratorio dopo aver ottenuto l’approvazione normativa dalla Singapore Food Agency (SFA) prodotto con il marchio GOOD Meat di Eat Just con collaborazioni di produttori locali.


Produzione carne

Con questa tipologia di produzione di carne nessun pollo verrà ucciso poiché il processo prevede l’isolamento cellulare, la tecnica consiste nel prelevare cellule staminali del grasso o del muscolo di un animale in un mezzo di coltura che nutre le cellule, aiutando la crescita del tessuto, le cellule vengono prelevate attraverso metodi che possono includere una biopsia da un animale vivo.


Dopo che le cellule sono state coltivate, vengono trasferite in un bioreattore, alimentate con una miscela brevettata di proteine, amminoacidi, minerali, zuccheri, sali e nutrienti e quindi raccolte dopo aver raggiunto una densità sufficiente; una volta che il processo è partito, teoricamente è possibile continuare a produrre carne all'infinito senza aggiungere nuove cellule da un organismo vivente: secondo alcune studi, due mesi di produzione di carne in vitro potrebbero generare 50.000 tonnellate di carne da dieci cellule muscolari di maiale.


Sapore e consistenza

La domanda che viene spontanea a chi è un assiduo consumatore di carne potrebbe essere la seguente: Ma il gusto di questa carne, sarà totalmente diversa da quella a cui siamo abituati?


Studi effettuati presso la Harvard e la Tufts University indicano come possa essere questa caratteristica della carne creata in laboratorio.


Dai bioingegneri della Paulson School of Engineering, i quali hanno optato sulla struttura tridimensione della carne consumata abitualmente, poiché quella prodotta in laboratorio non presenta questa struttura ma sottilissimi strati monocellulari, hanno utilizzato fibre di gelatina (collagene) per far assumere a nanofibre la forma desiderata ottenendo così una struttura tridimensionale riuscendo a realizzare una polpa molto simile alla carne animale.


Mentre i ricercatori del dipartimento di Ingegneria biomedica hanno puntato sulla mioglobina nella sua versione vegetale (leghemoglobina della soia) così da rendere i suoi hamburger vegetali simili a quelli di carne con lo scopo non tanto di conferire aspetto e gusto simili a quello della carne animale ma focalizzandosi sulla crescita e metabolismo delle cellule muscolari in quanto è risultato un ottimo stimolante per la proliferazione delle cellule donando un colore più rosso ed un sapore più ferroso, arrivando a considerazioni che questa mioglobina vegetale possa avere un ruolo d’importanza nella sintesi della carne.


Essendo una componente naturale della carne la sua aggiunta potrebbe comportare minori rischi seppur con dubbi sulla loro sicurezza, infatti secondo l’Agenzia per la ricerca sul cancro dell’OMS di Lione (IARC) sono le principali responsabili del legame tra consumo eccessivo di carne e rischio di cancro al colon, proprio per quel ferro che chi coltiva la carne (vegetale o animale) cerca di inserire.


Cicli e iniziative Cinesi

L’azienda Cinese, GOOD Meat di Eat Just, afferma di aver eseguito 20 cicli di produzione di pollo coltivato in cellule in bioreattori da 1.200 litri per dimostrare la coerenza del suo processo di produzione in quanto non sono stati utilizzati antibiotici e che il suo pollo coltivato ha un “contenuto microbiologico estremamente basso e significativamente più pulito rispetto al pollo convenzionale”.


L’A.D di Eat Just ha dichiarato : “Singapore è da tempo leader nell’innovazione di tutti i tipi, dalla tecnologia dell’informazione ai biologi fino a diventare leader mondiale nella costruzione di un sistema alimentare più sano e sicuro”.


L'azienda ha detto che la carne sarà venduta come crocchette e che il prezzo sarà fissato a 50 dollari (circa 41 euro) ciascuna, ma il co-fondatore e CEO Josh Tetrick della start-up ha detto che il costo è diminuito e la carne avrà un prezzo uguale a quello del pollo “premium” quando verrà lanciata per la prima volta in un ristorante a Singapore.


Il governo cinese è impegnato in un’iniziativa chiamata “30 by 30” per produrre localmente il 30% dell’approvvigionamento alimentare del paese entro il 2030, guidata dalla Singapore Food Agency (SFA), l’iniziativa è stata promossa perché Singapore attualmente importa oltre il 90% del suo cibo, il che lo rende vulnerabile ai divieti di esportazione o ai problemi logistici evidenziati dall’impatto della pandemia COVID-19. Nell’ambito di “30 by 30”, l’SFA e l’Agenzia per la ricerca, tecnologia e scienza hanno messo a disposizione 144 milioni di dollari di SGD di finanziamenti.


“Vegan”? Ma con aspetti green!

Alcuni gruppi animalisti non la vedono di buon occhio questa produzione dalle cellule prelevate dagli animali definendola non del tutto “vegan” in quanto ci saranno animali che verranno fatti nascere per utilizzane le cellule la tecnologia non risolve la parte etica seppur la produzione di carne “sintetica” non è un fattore etico ma prettamente economico e ambientale, è pur sempre vero che se andasse a sostituire la carne tradizionale si risparmierebbe la macellazione a miliardi di animali e si otterrebbe un grandissimo vantaggio anche sul fronte del contrasto al cambiamento climatico in quanto ,stando ai dati FAO, l’allevamento zootecnico produce il 18% delle emissioni di gas serra rispetto al 13% dovuto ai trasporti; con un impronta d’acqua , ovvero il quantitativo di acqua necessario per produrre un quantitativo di bene o servizio, di 4330 L/kg di carne prodotta di pollo oltre a problemi legati all’inquinamento dovuto alla produzione di carne vi è l’impatto ambientale causato da deiezioni animali, antibiotici, ormoni, sostanze chimiche delle concerie, fertilizzanti e fitofarmaci usati per le colture foraggere e sedimenti dai pascoli erosi.


Il futuro ecosostenibile dal laboratorio

«Attraverso questo cambiamento nello stile di vita, si prevede che l’industria dell’allevamento subirà una trasformazione e che le emissioni di CO2 verranno notevolmente ridotte» ha spiegato Li Junfend, il direttore generale del Centro nazionale Cinese per la strategia sul cambiamento climatico e la cooperazione internazionale.

L’approvazione dalla FDA di tecniche di produzione di carne in vitro nel 1995 fa capire che da tempo si stanno cercando sostituti della carne seppur la strada non è semplice si sono già ottenuti ottimi risultati.


Ricordando che il primo hamburger in vitro è stato creato da una squadra olandese della Maastricht University ed è stato mangiato in conferenza stampa a Londra per una dimostrazione nell’Agosto 2013 che non può far intendere la continua evoluzione per una ricerca di una vita futura più sostenibile per l’intero pianeta Terra e l’umanità.

 
 
 

留言


©2019 di Sana Alimentazione. Creato con Wix.com

bottom of page