Il futuro è sempre più Green
- Dott. Dallo Gabriele
- 14 feb 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Si parla del bambù Gigante (Phyllostachys Pubescens – Moso) che è definito Acciaio Vegetale per le sue caratteristiche di durezza e capacità di sopportare una compressione di peso superiore al doppio rispetto a quella del cemento ed è molto flessibile e si presta per la costruzione di abitazioni con caratteristiche antisismiche, pavimentazioni in parquet e ideale per isolare dal punto di vista termico la parte esterna delle abitazioni.
E’ considerato il tessuto del futuro ed è una valida alternativa per la realizzazione di pavimentazioni ecosostenibili, la sua robustezza lo rende resistente all’umidità e ai cambiamenti climatici , può essere usato un ambiente della casa dove è facile entrare in contatto con l’acqua, come bagni, cucine all’avanguardia e negli spazi esterni può fungere da pavimentazione per giardini, bordo piscina e cortili, in grado di durare per molto tempo proprio per la sua grande consistenza ed è in grado di resistere al fuoco per molto più tempo e le fiamme si sviluppano solo dopo aver raggiunto delle temperature molto alte.
Il suo utilizzo nel settore della bio-edilizia necessita di tecniche costruttive consolidate in oriente ma che al momento nel nostro paese risultano del tutto sconosciute o quasi; il bambù presenta una grossa resistenza agli urti, non assorbe macchie o liquidi se non dopo lungo tempo, ed è la essenze che meno patiscono gli ambienti umidi, in caso di allagamento il bambù non s’imbarca in modo definitivo ma tende lentamente a riprendere la sua forma originaria fino a non lasciare traccia dell’accaduto.
Eco-sostenibile e non è oggetto di coltivazione né di sfruttamento intensivo, in quanto cresce in modo autonomo, costante e soprattutto abbondante, cresce dal 10-30% in più rispetto agli alberi ciò lo rende una materia prima ampiamente disponibile e benefica per l’ecosistema forestale in quanto assorbe molta più CO2 di una foresta di legno (fino a 40 volte di più) e al contempo rilascia il 35% in più di O2 e con le sue reti di radici sotterranee previene l’erosione e il dilavamento del suolo e ancora il bosco di bambù non viene disboscato ma semplicemente sfoltito in quanto i culmi (canne) che hanno raggiunto l’età giusta sono pronti per il taglio (dal 4 al 6° anno).
Ricco di fibre che ne determinano la resistenza e la durezza, ha una durata di vita da 70-120 anni si propaga nell’ambiente attraverso rizomi sotterranei dai quali escono in modo costante nuovi germogli non è quindi possibile tagliare da zero un’intera foresta o coltivazione di bambù poiché si ha un continuo crescere e spuntare di nuovi culmi dal terreno producendo nuovi cicli biologici di riproduzione della foresta.
Utilizzato su scarpate e terreni scoscesi soggetti a smottamenti, ed è in grado di trattenere l’acqua piovana all’interno della canna ed è una pianta colonizzante ciò la rende la scelta numero uno nel caso si voglia rimboschire zone impoverite da tecniche agricole invasive o da pascolo intensivo, è un purificatore del suolo ed ha la capacità di pulire e rigenerare l’ambiente in cui si trova.
I germogli sono commestibili, solo un centinaio di specie ha questa proprietà, e sono un concentrato di principi nutritivi e antiossidanti in grado di contrastare i radicali liberi e antibatterica, fonte di Sali minerali (Rame, Manganese, Calcio, Ferro, Potassio e Fosforo), buona concentrazione di fitoelementi tra cui l’acido folico.
Utile per diete a regime ipocalorico e a basso contenuto di grassi, utilizzato per chi soffre di celiachia e sono ottimi per chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana.
Effetto di abbassamento della pressione sanguigno e riduce i livelli di colesterolo “cattivo” LDL , ricchi in vitamine del gruppo B che contribuiscono al corretto funzionamento del metabolismo ed aumentano la sensazione di sazietà, contenuto basso di zuccheri li rende adatti anche in caso di iperglicemia.
Oggigiorno per “investire” in coltivazione di bambù bisogna essere PIONIERI in modo tale da prevedere nuovi canali per il futuro che ci renderà più green sia verso la nostra salute sia per l’ambiente una rivoluzione a cui stiamo assistendo tutti i giorni e che sta prendendo sempre più forma anche perché ad oggi il mercato del bambù è praticamente privo di concorrenza poiché si coltiva solo al Sud della Francia e in Italia le uniche zone vocate per questa coltivazione.
Comments