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Mantenere freschi gli alimenti nel deserto? Ora si può.

Se vi dicessi che esiste un materiale che è in grado di raffreddare il cibo senza l’utilizzo di un motore come nel frigo , mi credereste?


Ebbene esiste, si tratta dell’aerogel, miscela simile al gel costituita da una sostanza allo stato solido e un gas, per cui rispetto al gel il componente liquido è sostituito con un gas ottenendo così una schiuma solida dalle molteplici proprietà la più importante è l’efficacia nell’isolare.


Scoperta da Steven Kistler nel 1931 ottenendo come primo risultato il gel di silice, successivamente verrà portato questo studio alla creazione di aerogel basati su silicio, alluminio ,cromo e stagno; nel 1990 furono creati i primi aerogel di carbonio.


L’aerogel è la sostanza solida meno densa finora conosciuta, ovvero la più leggera per metro cubo; composta per il 99,8% da aria e dal 0,2% di diossido di silicio, è mille volte meno denso del vetro e 3 volte più pesante dell’aria e sopporta altissime temperature ed è un buon isolante termico.


L’aerogel si presenta come una schiuma leggera ma rigida, sono materiali secchi e piuttosto che somigliare ad un classico gel le loro proprietà fisiche li rendono più simili ad una nanoschiuma; materiale che presenta una struttura molto resistente dovute alla sua microstruttura dendritica nella quale le particelle sferiche di dimensioni medie di 2-5 nm sono fuse insieme a formare un cluster che formano una struttura tridimensionale altamente porosa con catene a forma pressoché di frattale con pori di dimensioni minori di 100 nm.


Costituito principalmente da aria, appare semitrasparente, questo fenomeno è all’origine della colorazione azzurrognola assunta su uno sfondo scuro e di quella biancastra su uno sfondo luminoso.


Grazie a queste caratteristiche di questo materiale futuristico i ricercatori del MIT hanno messo a punto un dispositivo capace di tenere cibi al fresco in assenza di energia elettrica che raffredda il contenuto fino a 13 gradi rispetto alla temperatura esterna, senza bisogno di un motore, il segreto sta in questo strato di materiale che blocca la luce solare in entrata e lascia irradiare il calore.


Il funzionamento si basa sul processo di “raffreddamento radiativo” che non è altro che il processo utilizzato dalla maggior parte degli oggetti caldi per raffreddarsi: emettono radiazioni infrarosse di medio raggio, che trasportano l’energia termica all’esterno dell’oggetto, poiché l’aria è altamente trasparente alla luce infrarossa. Il processi viene messo in pratica da questo aerogel, schiuma di polietilene, che è in grado di bloccare e riflettere i raggi visibili della luce solare in modo da non lasciarli penetrare ed è altamente trasparente ai raggi infrarossi permettendo loro di passare dall’interno verso l’esterno.


L’uso di questo materiale potrebbe raddoppiare il tempo in cui i prodotti si mantengono freschi anche in luoghi remoti dove manca l’energia per la refrigerazione, questo dispositivo blocca oltre il 90% della luce in arrivo, proteggendo così la superficie sottostante dal riscaldamento, essendo trasparente alla luce infrarossa consente all’80% dei raggi di calore di passare verso l’esterno.


Gli scienziati hanno condotto test in una delle zone più aride della Terra, il deserto cileno di Atacama, in cui la luce solare è particolarmente intensa e utilizzando questo aerogel il raffreddamento ha raggiunto i 13 gradi sotto il sole di mezzogiorno, raffreddamento sufficiente per fare la differenza nella conservazione dei prodotti in località remote, oltre che essere utilizzato come sistema di supporto per la refrigerazione elettrica per raffreddare in modo più efficiente e con meno energia.


I ricercatori stimano che una tale tecnologia possa raggiungere i 50 gradi di raffreddamento per questo la ricerca sta proseguendo con l’obiettivo di ottimizzare il sistema, un’opzione è quella di utilizzare questa tecnica per fornire aria condizionata in assenza di fonti di energia, esistono già tecnologie che permettono ciò utilizzando sistemi di vuoto che sono sì efficaci ma anche pesanti , costosi e fragili con l’aerogel i costi potrebbero ridursi di molto e l’efficienza migliorerebbe oltre che un beneficio per l’ambiente si andrà sempre più vicini ad un futuro più green.

 
 
 

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